Showgirls

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Regia di Paul Verhoeven

con Elizabeth Berkley (Nomi Malone), Kyle MacLachlan (Zack Carey), Gina Gershon (Cristal Connors), Glenn Plummer (James Smith), Robert Davi (Al Torres), Alan Rachins (Tony Moss), Gina Ravera (Molly Abrams), Lin Tucci (“Mama” Bazoom), William Shockley (Andrew Carver).

PAESE: USA 1995
GENERE: Erotico
DURATA: 125′

La bella Nomi arriva a Las Vegas con l’intenzione di diventare una stella del Music Hall. A ogni costo: dopo essere diventata l’amante del direttore artistico di un musical, mette fuori gioco la primadonna e ne prende il posto. Quando però un gruppo di bruti violenta una sua compagna di ballo, ritrova (si fa per dire) la perduta umanità e va a farsi giustizia da sola…

Appena tre anni dopo il clamoroso successo di Basic Instinct (1992), Verhoeven e lo sceneggiatore Joe Eszerthas tornano insieme e – incredibile ma vero – riescono a fare di peggio. Trama inconsistente e priva di logica, stile pesante e pacchiano, dialoghi da recita parrocchiale (ma con molte più parolacce) e la pretesa, ridicola, di fare della satira sociale sul mondo dello spettacolo. Com’è che Verhoeven e Eszerthas si schierano contro la strumentalizzazione del corpo femminile? Strumentalizzando il corpo femminile, ovvio. Tra amplessi, turpiloquio, volgarità gratuite e un’amoralità di fondo che mette i brividi, l’illogica storiella approda ad un finale in cui si finisce per simpatizzare per i personaggi sbagliati. Film pieno di sesso in cui il sesso non esiste, o meglio, è un sesso bello ma “finto”, filtrato dall’immaginario televisivo patinato degli anni ’80 e ’90 e, di conseguenza, ben poco trasgressivo. Le uniche cose interessanti finiscono per essere le scene in cui la Berlkley si leva le mutande e geme, ma non è molto corretto nei confronti del pubblico femminile. Anche perché di cosiddetti maschioni, al contrario, se ne vedono molto pochi. Raro caso di film NC-17 (vietato ai minori di 18 anni) che ebbe egualmente una wide release (distribuzione nazionale in più di 600 sale). Nonostante ciò, resta un clamoroso flop: costato 45 milioni, ne incassò a malapena 20. Non riuscì a far decollare la carriera della Berkley – ma forse è la meno peggio in un cast di attori mediocri o maldiretti – ma contribuì ad arrestare bruscamente quella di MacLachlan, attore feticcio di David Lynch. Da perdere con ostinazione.

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2 risposte a Showgirls

  1. Ivan scrive:

    Non sapevo che Verhoeven si fosse dato a una cretinata simile…

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