Watchmen

(Watchmen)

Regia di Zack Snyder

con Malin Akerman (Laurie/ Spettro di seta II), Billy Crudup (Jon Osterman/ Dottor Manhattan), Matthew Goode (Adrian Veidt/ Ozymandias), Jackie Earle Haley (Walter Kovacs (Rorschach), Jeffrey Dean Morgan (Edward Blake/ Il comico), Patrick Wilson (Dan/ Gufo notturno II), Carla Cugino (Sally Jupiter/ Spettro di seta), Matt Frewer (Edgar Jacobi/ Moloch), Stephen McHattie (Hollis Mason/ Gufo notturno).

PAESE: Canada, Gran Bretagna, USA 2008
GENERE: Fantastico
DURATA: 162′

In un 1985 alternativo, in cui Richard Nixon è ancora presidente degli USA, i supereroi – grazie ai quali l’America è divenuta il paese più forte del mondo – sono stati resi fuorilegge da un emendamento governativo. Quando alcuni dei vecchi eroi iniziano a morire in circostanze misteriose, gli altri iniziano ad indagare per capire cosa stia accadendo…

Tratto dall’omonima graphic novel di Dave Gibbons e Alan Moore (come nel film V for vendetta non accreditato), questo Watchmen rappresenta una piacevole sorpresa nel campo dei film sui supereroi tratti da fumetti. Non è un caso che il film sia uscito oggi, nonostante la graphic novel sia del 1985: come aveva già dimostrato Il cavaliere oscuro di Nolan, il tempo degli eroi senza ombre, perfetti e patinati, è finito. I nostri eroi sono ambigui, oscuri appunto, e rispecchiano le inquietudini  che il mondo vive in questo nuovo millennio aperto dalla strage dell’11 settembre, un mondo impaurito e pecorone. Come in V, più che in V, c’è di tutto in questa originalissima storia: c’è l’ossessione verso il tempo, l’analisi della società controllata dai media, la perdita d’identità dell’uomo moderno, i dubbi sull’esistenza di un Dio (e sul fatto che possa essere o buono o cattivo). Il fumetto, e il film, costruiscono un 1985 fittizio ma verosimile, in cui Nixon non è stato coinvolto nello scandalo Watergate e governa per la quarta volta il paese, in cui è un supereroe ad aver sparato a Kennedy, e in cui la guerra del Vietnam è stata vinta dagli USA con l’aiuto di alcuni sanguinari supereroi. Moore racconta la quotidianità degli uomini mascherati, ne analizza il significato basilare e cerca di scoprire se il mondo ne ha ancora bisogno. L’ambiguità finale (il fine giustifica i mezzi?) offre lo spunto per molteplici riflessioni, e non è male per un film tratto da un fumetto. Il cattivo uccide milioni di persone per fare finire la guerra tra USA e URSS, che si uniscono contro un nuovo nemico comune: c’è chi, come Gufo Notturno e Spettro di Seta, decide di tacere la verità per garantire la pace, e c’è chi, come Rorschach, preferisce dare la vita piuttosto che mentire al mondo. Il messaggio potrebbe essere il seguente: è giusto aver ottenuto la pace “mentendo” agli uomini? Non avrebbero dovuto arrivarvi“da soli”?

Molti i riferimenti alla pittura, alla musica, alla fotografia, alla letteratura, al cinema stesso, nonchè alla scienza, alla filosofia, e soprattutto al futuro prossimo che abbiamo conosciuto noi lettori (e spettatori). Snyder si distanzia dall’insulso 300 e firma un piccolo capolavoro di originalità ed estro visionario, aiutato da effetti speciali che raramente diventano invasivi o meri a se stessi, e da attori (non famosi) che sanno dare spessore e ironia ai loro personaggi. Qualcuno accusa il regista di abusare dello slow- motion, ma se il risultato è una sequenza geniale, emozionante, di rara bellezza come quella dei titoli di testa (in cui vediamo i vecchi supereroi finire il loro corso sopra le note di The times they are a changing di Dylan) allora ben venga anche questa tecnica così “modaiola”. Anche questo interessante uso della musica, che contrasta con quello classico dei  film sui supereroi (si va da Wagner a Simon and Garfunkel, passando per Leonard Cohen) sottolinea l’anti- convenzionalità della pellicola. E infatti il film perde qualche punto quando Snyder si ricorda di girare per Hollywood, e costruisce scene banalotte come il combattimento in carcere tra eroi e detenuti o tenta di spiegare tutto il possibile con le parole. A parte questo, Watchmen è un grande film, originale e intelligente. Ma anche spettacolare, divertente, gustoso.

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6 risposte a Watchmen

  1. giorgio scrive:

    perchè trovi 300 insulso?

  2. giorgio scrive:

    pensi che sia sbagliato mentire per perseguire “Il Bene”?pensi che accettare questo compromesso ci renda”arance meccaniche”?

  3. nehovistecose scrive:

    Caro Giorgio,
    questo è il link della mia recensione su 300 dove spiego perchè lo trovo insulso:
    https://www.nehovistecose.com/2011/04/14/300/

    Per quanto riguarda la tua domanda, la penso esattamente come Rorschach: se l’umanità, per salvarsi, deve credere ad una bugia, allora non merita di essere salvata.

  4. Nicola scrive:

    Mi chiedo come non abbia vinto nemmeno un oscar. In fondo la tematica è seria e profonda e viene trattata nel modo giusto… E’ un attacco a tutti noi: le cose potrebbero andare bene, se solo ci arrivassimo da soli e ci sedessimo attorno ad un tavolo a discuterne.. La storia ha insegnato i nostri limiti, ci ha fatto vedere i nostri errori, eppure imperterriti andiamo avanti fino alla fatidica mezzanotte.. Mi chiedo: è l’unica soluzione colpirne 1 per educarne 100? o meglio: colpirne UN MILIARDO “di nascosto” da un nuovo nemico per educare tutta l’Umanità? L’unico modo per farci sentire uniti, in pace è quello di schierarsi assieme contro un nemico comune? ….la trama è spessa e intelligente, ma l’academy probablimente ha pensato all’ennesimo film di supereroi… per me rimane un capolavoro indiscusso e se mi permetti 3 pallini e mezzo sono pochetti.. ora cerco se hai recensito Kyashan la rinascita.. bel blog comunque, penso che ci passerò parecchio tempo.

  5. Nicola scrive:

    non l’ho trovato Kyashan, se per disgrazia non l’hai mai visto, non indugiare oltre e guardalo.. https://www.nehovistecose.com/2010/12/04/watchmen/#comment-360 ti linko il trailer per capire di cosa sto parlando.. e scusa se vado OT

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