Mamma mia!

(Mamma mia!)

Regia di Phyllida Lloyd

con Meryl Streep (Donna), Pierce Brosnan (Sam Carmichael), Colin Firth (Harry Bright), Stellan Skarsgård (Bill), Amanda Seyfried (Sophie), Julie Walters (Rosie), Dominic Cooper (Sky), Christine Baranski (Tanya), Philip Michael (Pepper), Rachel McDowell (Lisa), Ashley Lilley (Ali).

PAESE: Gran Bretagna, USA 2008
GENERE: Musical
DURATA: 108′

Sophie è una giovane ragazza che vive con la madre in un magnifico isolotto greco. Pochi giorni prima di sposarsi invita alla cerimonia tre uomini – un avventuriero, un banchiere e un uomo d’affari – ognuno dei quali può essere suo padre, in quanto tutti e tre amanti della madre l’estate in cui quest’ultima concepì. Guai a catena, ma con lieto fine per tutti.

Adattamento di uno spettacolo di Broadway in scnea dal 2001, questo Mamma mia! “Non è un film, non è un musical, non è una commedia. È una travolgente, allegra, scatenata festa per gli occhi, le orecchie e l’anima” (Morando Morandini). È vero che l’intreccio è un po’ banale, che la logica narrativa a volte latita e che alcune parti, specie nel sottofinale, diventano un po’ prolisse per ridondanza, ma l’incredibile uso dei colori (interamente girato in digitale) e delle musiche degli ABBA, perfettamente adatte per il copione, lo rendono un film gioioso e frizzante, spettacolare e divertente. Le canzoni del quartetto svedese si prendono la rivincita su chi le etichettava come “banali canzonette”, dipingendo un affresco di vita e sentimenti variegato e per nulla convenzionale. La fotografia di H. Zambarloukos rende splendidamente il già di per sè meraviglioso paesaggio del Mediterraneo, le coreografie sono perfette (specie quelle di massa) e i costumi vantano una ricchezza cromatica pari a quella degli sfondi naturali e artificiali. È un film in cui l’atmosfera conta più della storia, le canzoni più dell’atmosfera e i personaggi più di tutto il resto. Infatti, al di là di alcune ingiuste critiche negative, la vera forza prorompente della pellicola sono gli attori: genuini, simpatici, tutti quanti disposti a mettersi in gioco. E soprattutto, tutti coraggiosi nell’interpretare le tante canzoni in scaletta – molto, molto difficili – con le loro stesse voci. Il risultato è pregevole, e professionisti navigati e non più giovanissimi come la Streep (classe 1949), Skarsgard e Brosnan accettano di lasciarsi prendere in giro divertendosi a loro volta. Fantastica l’accoppiata delle amiche, composta da Walters e Baranski all’ennesima potenza. È un film simpatico e divertente che riempie le serata e che anche ad una seconda, una terza, o addirittura una quarta visione non perde minimamente il suo fascino giocoso e leggero.

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