(Someone’s watching me!)
Regia di John Carpenter
con Lauren Hutton (Leigh Michaels), David Birney (Paul), Adrienne Barbeau (Sophie), Charles Cyphers (Gary Hunt), Gregory Hines (Steve), John Mahon (Frimsin).
PAESE: USA 1978
GENERE: Thriller
DURATA: 98′
Giovane giornalista televisiva si trasferisce da New York a Los Angeles per cercare quiete ma è vittima di un maniaco che prima la spia e poi la perseguita. L’assoluta mancanza d’aiuto da parte delle autorità la spinge ad indagare in solitaria…
Parentesi televisiva di uno dei registi più visionari del cinema americano, è un thriller in odor di Hitchcock non originale ma tesissimo che funziona come un orologio svizzero. Merito di una bella sceneggiatura (dello stesso Carpenter) e di una regia funzionale che rivela una padronanza dello spazio da scuola del cinema. Non solo: il film riprende quel discorso sullo sguardo (il telescopio con cui Leigh viene spiata diventa surrogato della macchina da presa) e sul voyeurismo che ne deriva (Leigh diventa come il suo nemico quando inizia a cercarlo col telescopio) che già si scorgeva in Halloween e che diventerà un tema tipico del cinema carpenteriano a venire. Così come quello della donna forte e artefice del proprio destino. Sexy e brava la 24enne Hutton, che due anni dopo sarà la protagonista di American Gigolò con Richard Gere. Ottima (e per nulla “televisiva”) la fotografia di Robert B. Hauser e azzeccate le scelte scenografiche di Philip Barber. La Barbeau diventerà moglie del regista due anni dopo l’uscita del film. Passato in Italia col titolo Procedura ossessiva. Ridistribuito dalla Warner nel 2007.
