Fog

(The Fog)

Regia di John Carpenter

con Adrienne Barbeau (Steve Wayne), Jamie Lee Curtis (Elizabeth Solley), Janet Leigh (Kathy Williams), John Houseman (Mr. Machen), Tom Atkins (Nick Castle), Nancy Loomis (Sandy Fadel), Ty Mitchell (Andy Wayne), Hal Holbrook (Padre Malone).

PAESE: USA 1980
GENERE: Horror
DURATA: 84′ (93′)

La piccola cittadina di Antonio Bay sta per festeggiare il suo centesimo compleanno. Una serie di abitanti – tra cui la conduttrice radiofonica Stewie, che trasmette da un faro – si ritrova a dover affrontare marinai fantasma che arrivano con la nebbia. I mostri sono tornati per vendicarsi: proprio cent’anni prima gli abitanti del paesino marittimo affondarono la loro nave e li depredarono di un succulento tesoro…

Dopo la parentesi televisiva di Elvis, il re del rock (1979), Carpenter torna al cinema con un horror old school in cui i cattivi sono i cari vecchi fantasmi e, andando controcorrente rispetto allo splatter di quegli anni, l’orrore è sempre solo suggerito. Scommessa riuscita: l’angoscia (e ce n’è parecchia) deriva sempre da ciò che è ignoto, indefinibile, nascosto (dalla nebbia e dalla macchina da presa). E se la descrizione della cittadina e dei suoi abitanti deve qualcosa a Hitchcock (qualche affinità con Gli uccelli), il sostrato politico – il passato degli abitanti di Antonio Bay rimanda al peccato originale degli Stati Uniti, edificati sul sangue dei nativi – è esclusivamente farina del sacco di Carpenter. L’originale stile visivo del regista – lenti anamorfiche che esaltano lo spazio del fotogramma, riprese statiche e vuote che sanno di quiete prima della tempesta – è ormai perfettamente delineato. Farà scuola. Contributi tecnici ineccepibili, dalla fotografia contrastata di Dean Cundey al montaggio del futuro regista Tommy Lee Wallace, dall’immortale tema musicale scritto dallo stesso Carpenter alla sceneggiatura non banale del regista con Debra Hill. La versione originale fu rimontata con l’aggiunta di un prologo e un epilogo (il marinaio che racconta) che sottolinea la dimensione fiabesca del racconto. Come il vecchio Hitch, Carpenter si ritaglia un cammeo nel ruolo del sagrestano di Padre Malone. Rifatto – male – da Rupert Wainwright nel 2005. Un Carpenter al 100%, imperdibile.

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2 risposte a Fog

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