(Demolition Man)
Regia di Marco Brambilla
con Sylvester Stallone (John Spartan), Wesley Snipes (Simon Phoenix), Sandra Bullock (Lenina Huxley), Benjamin Bratt (Alfredo Garcia), Bob Gunton (Cap. George Earle), Denis Leary (Edgar Friendly), Nigel Hawthorne (Cocteau), Steve Kahan (Capitano Healy), Glenn Shadix (assistente Bob), Bill Cobbs (Zach Lamb), Rob Schneider (Erwin).
PAESE: USA 1993
GENERE: Fantascienza
DURATA: 114′
Los Angeles, 1996. Il poliziotto John Spartan viene ibernato per i suoi metodi bruschi e poco inclini alla disciplina. 2032. I crimini sono stati praticamente cancellati, e Los Angeles (ribattezzata San Angeles) è una città tranquillissima, salutista, iper tecnologica, terribilmente noiosa. Quando il supercriminale Simon Phoenix, anche lui ibernato, si sveglia dal sonno criogenico e inizia a seminare il terrore, l’impreparata polizia è costretta a riammettere al servizio anche il super poliziotto che lo arrestò, ovvero Spartan…
Primo film a Hollywood del milanese Brambilla, scritto da Peter M. Lenkov, Robert Reneau e Daniel Waters. Si alza dalla media degli action movie fantascientifici coevi per la massiccia dose d’ironia (certi dialoghi sono veramente spassosi) e per la forte componente satirica, con Schwarzenegger presidente degli USA (dieci anni dopo sarebbe diventato davvero governatore della California), orde di bigotti salutisti al governo e tecnologia imperante, usata persino per fare l’amore. Nella seconda parte il divertimento cala per lasciare il posto all’azione, ma rimane una tappa interessante nel cinema di Stallone, che si diverte non poco a prendersi in giro e rivela una verve davvero notevole. Il personaggio della Bullock di cognome si chiama Huxley, riferimento esplicito al romanzo Il mondo nuovo di Aldus Huxley che ha sicuramente ispirato gli sceneggiatori del film. 50 milioni di dollari di budget, ma grandissimo successo di pubblico.
