Il signore del Male

(Prince of Darkness)

Regia di John Carpenter

con Donald Pleasence (il prete), Jameson Parker (Brian Marsh), Victor Wong (Professor Birack), Lisa Blount (Catherine), Dennis Dun (Walter), Anne Marie Howard (Susan), Peter Jason (Dottor Paul Lehay), Jessie Lawrence Ferguson (Calder), Susan Blanchard (Kelly), Dirk Blocker (Mullins), Ken Wright (Lomax), Ann Yen (Lisa).

PAESE: USA 1987
GENERE: Horror
DURATA: 100′

In una chiesa abbandonata della periferia di Los Angeles, un prete trova un cilindro millenario contenente un liquido verde. Un gruppo di ricercatori universitari, guidati dal professor Birack, scopre che è lo strumento che il figlio di Satana (o, per utilizzare un termine più consono alle istanze scientifiche sollevate dal film, di una sorta di anti-Dio) sta per utilizzare per far rinascere il padre…

Tornato al basso costo (circa tre milioni di dollari di budget), Carpenter gira uno dei suoi film più inquietanti e radicali, influenzato dalla fisica quantistica e dalle teorie sull’anti materia. Pieno di visioni terrificanti, impregnato di larve, insetti e sangue, è un horror estremo che riflette sulle origini meta-fisiche del male, affrontando senza paura l’apocalisse e riuscendo anche a dire qualcosa su questi oscuri tempi nostri. Il regista usa i grandangoli per distorcere le immagini e renderle ancora più allucinate, dipingendo atmosfere uniche (ottima fotografia di Gary B. Kibbe) e restituendo un senso di profonda claustrofobia che s’interrompe, brevemente, soltanto nel sottofinale. Raramente qualcuno era riuscito a raccontare così bene l’idea del male che si propaga per le strade. Grande abilità nel creare la suspense con niente, ovvero sfruttando essenzialmente il potere della regia e lo spazio del fotogramma panoramico. Ferocemente anti-cattolico, pessimista nonostante l’apparente lieto fine, è uno dei film più sottovalutati di Carpenter, che firma anche la sceneggiatura con lo pseudonimo di Martin Quatermass e con Alan Howarth compone le musiche, anche se sarebbe meglio definirle un tessuto sonoro ininterrotto che scandisce l’intera durata del film. L’ultima mezz’ora non è esente da stereotipi, soprattutto per quanto riguarda lo svolgimento dell’assedio finale, ma la prima ora e gli ultimi cinque minuti sono grande, grandissimo cinema. Nei panni del capo dei barboni-zombi appare il cantante metal Alice Cooper. Scarso successo di pubblico. Ingiustamente sottovalutato, persino dai fan dello stesso Carpenter, è in realtà uno dei suoi più originali.

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Una risposta a Il signore del Male

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