Alien

(Alien)

Regia di Ridley Scott

con Tom Skerritt (Dallas), Sigourney Weaver (Ripley), John Hurt (Kane), Ian Holm (Ash), Veronica Cartwright (Lambert), Harry Dean Stanton (Brett), Yaphet Kotto (Parker), Helen Horton (voce di Mother).

PAESE: Gran Bretagna 1979
GENERE: Fantascienza
DURATA: 117′

In un futuro remoto e in uno spazio profondo imprecisati, l’astronave cargo Nostromo capta una fasulla richiesta d’aiuto da un pianetucolo apparentemente disabitato. L’equipaggio riparte, ma si accorgerà presto di avere a bordo un terrificante passeggero in più…

Ideato da Dan O’Bannon e diretto da un semi- sconosciuto Ridley Scott – aveva girato solo I duellanti – è uno dei film fantascientifici più importanti e imitati della storia del cinema. È costruito su una sceneggiatura a dir poco infallibile che tiene lo spettatore incollato allo schermo per due ore, senza un attimo di tregua. Ma il vero maestro resta Scott: con uno stile serrato e tesissimo crea una suspense che in molti hanno cercato di copiare senza risultati analoghi. Certo, la storia è assolutamente angosciosa di suo – un manipolo di uomini e donne, su un’astronave, nello spazio profondo, con un alieno che si insinua tra loro – ma sono i reparti tecnici a stupire ancora oggi per la funzionalità: la fotografia super- espressionista di Derek Vanlint, le scenografie di Michael Seymour (che, fa notare Mereghetti, rappresentano un futuro già in disfacimento), ma soprattutto l’aspetto dell’alieno, in bilico tra organico e inorganico, disegnato dal pittore svizzero H. R. Giger  che, coadiuvato dal nostro Carlo Rambaldi, lo carica di allusioni sessuali. Sorta di rivisitazione de La bella e la bestia – la protagonista è una donna – resta uno dei più riusciti, claustrofobici, tesi film fantahorror del cinema moderno. Con una dose di pessimismo rara, che si riscontra nella solitudine dei personaggi, nella freddezza dello spazio profondo, nella tecnologia che non è già più “innovazione” ma “residuato”. Bella colonna sonora di Jerry Goldsmith. Ne esiste un director’s cut del 2003 in cui ci sono scene – come quella in cui Ripley scopre un bozzolo col capitano Dallas – che Scott tagliò per non diminuire il ritmo. Imperdibile, un saggio di puro terrore. Tre seguiti: Aliens, Alien 3 e Alien – La clonazione.

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3 risposte a Alien

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