Aliens – Scontro finale

(Aliens)

Regia di James Cameron

con Sigourney Weaver (Ripley), Carrie Henn (Newt), Michael Biehn (Caporale Hicks), Lance Henriksen (Bishop), Paul Reiser (Burke), Bill Paxton (Hudson), Daniel Kash (Spunkmeyer), Colette Hiller (Ferro), Mark Rolston (Drake), Ricco Ross (Frost), Cynthia Scott (Dietrich), Tip Tipping (Crowe), Jenette Goldstein (Vasquez), William Hope (Gorman), Al Matthews (Apone).

PAESE: USA 1986
GENERE: Fantascienza
DURATA: 137′ (154′)

Sessant’anni dopo la sua ibernazione, alla fine del primo capitolo, Ripley è ospitata ed interrogata da un gruppo di studiosi. Si lascerà suo malgrado convincere a tornare sul pianeta Acheron, in cui un gruppo di coloni non risponde più alle comunicazioni: ma stavolta, invece che uno soltanto, gli alieni sono molteplici e in grado di figliare.

7 anni dopo il capolavoro di Scott la regia passa al maestro dell’action movie James Cameron. Rispetto al primo capitolo perde in astrazione e pessimismo visivo, guadagnando però in azione, coinvolgimento, ironia. Cameron vira verso il fumetto e aumenta il ritmo, delineando personaggi meno realistici di Alien ma più interessanti e affascinanti. Innamorato della tecnologia e delle invenzioni “meravigliose” – l’opposto di Scott, insomma – il regista centra comunque il bersaglio girando un seguito diverso ma non per questo minore del primo. La moltitudine di personaggi (nel primo erano 7) è sostenuta da una bella, divertente sceneggiatura dello stesso Cameron, mentre il finale che tende all’epica nasconde velati significati materni, corretti per una serie che è tutta al femminile (dalla voce del computer del primo capitolo alle protagoniste donne del quarto). Scott è un autore che fa action- movie misurati ma perversamente fascinosi; Cameron è sulla buona strada per diventarlo (un autore) e, intanto, stupisce per gli effetti speciali coordinati alla perfezione, per il piglio deciso con cui dirige gli attori, per la scelta di scenografie di gusto barocco- giapponese che non fanno rimpiangere quelle del primo capitolo. Alien era oscuro e malato, Aliens è alla luce del sole e costruito su una paura sana, pulita, lontana dall’angoscia esistenziale. È forse un peccato mortale? Cameron sapeva di non poter girare un film all’altezza di quello di Scott utilizzando le stesse armi dell’autore di Blade Runner: ne ha girato uno utilizzando le proprie, e il risultato è più che buono. Clamorosi buchi narrativo- scientifici nella battaglia finale, ma nonostante le due ore e passa non c’è un punto in cui la suspense si affievolisce. Spettacolare anche la versione director’s cut di 154′. Seguito da Alien3.

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10 risposte a Aliens – Scontro finale

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  9. Emilio2899 scrive:

    Nella 5° riga volevi forse scrivere “l’opposto di Ridley Scott” se non sbaglio 🙂 Se te l’hanno già fatto notare, è che perché non mi fa visualizzare le altre risposte!

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