(The Onion Movie)
Regia di Tom Kuntz, Mike Maguire
con Len Cariou (Norm Archer), Sarah McElligott (Melissa Cherry), Steven Seagal (“Picchiapalle”), Larissa Laskin (Dana Dobbs), Scott Klace (Kip Kendall), Orlando Seale (Produttore), Erik Stolhanske (Produttore), Ken Takemoto (Sensei), Michael Bolton (se stesso), Kwame Boateng (Dibo), Kwame Roberts (Tom Wright), Michael Delaney (Gil Bates), Rodney Dangerfield (se stesso).
PAESE: USA 2008
GENERE: Comico
DURATA: 80′
Il telegiornale “Onion News” trasmette notizie improponibili al limite dell’assurdo. Il giornalista Norm Archer, professionista dell’informazione, si arrabbia coi suoi nuovi produttori quando questi manifestano l’intenzione di trasformare il format in una pubblicità promozionale dell’azienda che l’ha comprato.
Ideato e diretto dagli inventori di The Onion – rivista satirica americana – è un collage di gag spacciate per servizi televisivi tenuti insieme dal giornalista che presenta il telegiornale. Non c’è una vera e propria trama, e ogni scenetta è una frecciata satirica contro qualcosa di tipicamente americano: il ruolo delle armi e il loro facile acquisto; i rapper e l’appartenenza dei giovani a certe categorie dettate dalla musica; la tecnologia sempre nuova e allo stesso tempo già superata; il ruolo dei media e il bisogno di apparire; la tv come spirito guida di un popolo; la crisi economica; le pop star alla Britney Spears che professano verginità parlando di pompini; i film d’azione di serie B; la pubblicità e le strategie di marketing. Tutto questo sovrastato da uno sguardo caustico che 2 volte su 3 centra il bersaglio e fa pensare ridendo: non per nulla produce Jerry Zucker, ed è merito suo se il film è uno dei pochi superstiti decenti del nuovo filone “nonsense- demenziale”. Le citazioni si sprecano (Seagal che interpreta sé stesso con ironia, il finale in odor di Quinto potere), e basterebbe una scena come quella dei critici che parlano del film che stiamo vedendo per capire che il modello dei registi è la comicità meta- filmica, cinica e surreale dei Monthy Python. Non un brutto film, insomma: molte gag sono di grana grossa e sono costruite su una satira un po’ facilona, ma alcune fanno davvero ridere a crepapelle (su tutte il rapper bianco che viene arrestato e trattato da “negro” solo perché si veste come loro). E, per quanto un po’ di cattivo gusto e colma di macabro umorismo, la sequenza dell’atleta di Hockey senza gambe e senza mani risulta irresistibile anche per i più sensibili. Il suo più grande difetto è che usa le stesse armi che vorrebbe combattere: si pensi alle sequenze con la pop star Melissa- Britney, in cui le sue chiappe e le sue tette sono sempre placidamente in primo piano. Non è nemmeno sempre politicamente scorretto come vorrebbe apparire, ma fa ridere e si lascia vedere. Da noi uscito direttamente in dvd.
