Bubba Ho-Tep – Il Re è qui

(Bubba Ho- Tep)

Regia di Don Coscarelli

con Bruce Campbell (Elvis Presley/ Sebastian Haff), Ossie Davis (John “Jack” Fitzgerald Kennedy), Ella Joyce (l’infermiera), Bob Ivy (Bubba Ho- Tep), Heidi Marnhout (Callie, figlia di Bull).

PAESE: USA 2002
GENERE: Horror
DURATA: 92′

In un ospizio si incontrano due personaggi noti: Elvis Presley, che ritiratosi dalle scene mise al suo posto un sosia che morendo lo lasciò incastrato nell’inghippo, e John Kennedy, salvatosi dall’attentato ma rinchiuso nell’ospizio con un trattamento alla pelle che l’ha reso di colore e irriconoscibile. I due sono costretti a coalizzarsi per fronteggiare una mummia fantasma che uccide i pensionati della casa di cura.

Parte come un film demenziale- pulp alla Rodriguez, si trasforma in un horror di fantasmi e si conclude come una metafora sull’esistenza e l’effimerità del successo. Inaspettatamente, rispetto alle premesse, non è affatto un filmetto futile o volgare: la materia che lo compone è quanto meno stramba, d’accordo, ma il racconto da cui è tratta è di Joe R. Lansdale, uno che da sempre parla di qualcosa di apparentemente stupido per parlare in realtà di cose serie. E così fa Coscarelli nel suo piccolo, simpatico film: parlando di Elvis, Kennedy e una mummia, egli racconta la malinconia dell’invecchiare e del trovarsi soli, racconta che significa essere “qualcuno” e da un giorno all’altro non esserlo più perché l’industria ha smesso di richiederlo. Ma è anche una storia di un amicizia affatto convenzionale (stupendo il primo incontro tra i due) che diverte e, addirittura, quasi commuove nel finale. Girato con l’esiguo budget di un milione di dollari, non ha nulla da invidiare ai colossi di serie A: merito della bella fotografia di Adam Janeiro, del talento – fin troppo sottovalutato – di Coscarelli e di due ottimi protagonisti che sanno prendersi in giro senza mai smettere di essere professionisti.  Piace perché è un horror ironico, non un horror comico: c’è una bella differenza. A modo suo, è un film più unico che raro. Inosservato in Italia, in cui è giunto solamente in dvd.

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