Regia di Clint Eastwood
con Clint Eastwood (Maggiore Mitchell Gant), Freddie Jones (Kenneth Aubrey), David Huffman (Capitano Buckholz), Warren Clarke (Pavel Upenskoy), Ronald Lacey (Dottor Smelousky), Stefan Schnabel (Primo Segretario), Klaus Lowitsch (Generale Vladimirov), Kenneth Colley (Colonnello Kontarsky), Nigel Hawthorne (Dottor Baranovich), Dimitra Arliss (Natalia).
PAESE: USA 1982
GENERE: Spionaggio
DURATA: 135′
Pluridecorato maggiore americano che soffre di allucinazioni legate alla sua prigionia in Vietnam è incaricato dal governo USA di infiltrarsi in Russia e rubare il prototipo di un aereo che può raggiungere la velocità di Mach 5.
Ottavo film di Eastwood, tratto da un (mediocre) romanzo di Craig Thomas. Il punto più basso della sua carriera da regista: un delirio d’azione spionistica che pare un gesto nostalgico verso la Guerra Fredda, concepito in piena era reaganiana come veicolo propagandistico senza mezzi termini. La faziosità di fondo rasenta la nausea, ma va detto che almeno Eastwood non fa nulla per rendere simpatici gli americani e, anzi, rimarca spesso lo scarso eroismo della sua missione (dice “mi sento come un ladro in fuga”). È pur vero che la battaglia finale, in cui i buoni americani completano la missione con una precisione millimetrica, non fa che apparire come un ennesimo atto d’amore verso la supremazia USA. Molti lo criticano ancora oggi per l’ideologia, senza accorgersi che è ormai divenuto il problema minore: il film è troppo, troppo lungo, molte volte noioso, la suspense è di maniera e non accade nulla di originale (tutti sappiamo che il buon Clint porterà a termine la sua missione), gli effetti speciali tanto millantati sprofondano nel ridicolo più fumettistico. Nemmeno le strizzate d’occhio al bel cinema di spionaggio di una volta – Gant compie un omicidio cruento e ingiustificato come faceva Paul Newman ne Il sipario strappato di Alfred Hitchcock, e non pochi sono i punti di contatto con questo film – elevano il film dalla mediocrità. Inspiegabile tappa eastwoodiana: è vero, si fanno anche film “alimentari”, ma quando è troppo è troppo! Nemmeno la fotografia del solito Surtees è all’altezza, mentre i buchi in sceneggiatura sono da subito vistosissimi. Il peggior film di Eastwood, senza alcun dubbio. Non desta tutt’oggi alcun interesse.
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