Beetlejuice – Spiritello Porcello

(Beetlejuice)

Regia di Tim Burton

con Alec Baldwin (Adam Maitland), Geena Davis (Barbara Maitland), Michael Keaton (Betelgeuse), Winona Ryder (Lydia Deetz), Jeffrey Jones (Charles Deetz), Catherine O’Hara (Delia Deetz), Glenn Shadix (Otto), Sylvia Sidney (Juno), Annie McEnroe (Jane Butterfield), Patrice Martinez (Receptionist), Robert Goulet (Maximilian Dean), Maree Cheatham (Sarah Dean), Tony Cox (prete).

PAESE: USA 1988
GENERE: Fantastico
DURATA: 95′

Freschi sposini, i coniugi Maitland muoiono in un incidente d’auto. Divenuti spiriti, vorrebbero godersi un sereno aldilà ma devono sopportare la convivenza con una rumorosa e arrogante famiglia di yuppies odiosi che ha acquistato la loro casa. Tra le due fazioni si intromette Betelgeuse, spiritello inaffidabile che vuole sfruttare la situazione per il suo tornaconto.

Secondo lungometraggio di Tim Burton, primo vero successo di pubblico e sua consacrazione effettiva ad autore. Favola dark che mescola espressionismo tedesco e Pop Art, film di fantasmi dei tempi del muto e commedia sofisticata, il tutto condito con una massiccia dose di umorismo macabro. Il risultato è più che lodevole, e il film si presenta da subito come un’infinita galleria di bizzarrie, trovate comiche, trovate visive, picchi visionari. Si delinea lo spirito del regista, e quella sua personale visione del mondo che sarà cifra stilistica di tutti i suoi film successivi: quelli che la società chiama “mostri” sono i buoni, mentre i belli e perfetti sono i cattivi: è con grande senso della beffa e deciso spirito anarcoide che gli sceneggiatori – Michael McDowell, Warren Skaaren e Larry Wilson – tratteggiano la terribile famiglia Deetz, personaggi snob, antipatici, portatori di tutti i  peggiori difetti della società occidentale, incapaci di ascoltare la giovine figlia che, pur essendo una dark attratta dalla morte, è molto più normale di loro. Insomma, la figura peggiore, nel film, la fanno i vivi: e, di conseguenza, la facciamo un po’ tutti noi.

Personaggi a dir poco geniali, interpretati da attori in stato di grazia: un plauso speciale, se ce ne fosse bisogno, va a Michael Keaton nel ruolo di Betelgeuse, ma non ci si dimentichi della Ryder, tenera e malinconica coi suoi occhioni tristi. Le sequenze che non si dimenticano sono molteplici – tutte quelle ambientate nell’aldilà, visto come un’azienda di burocrati; il matrimonio finale; i tentativi di spavento di Adam e Barbara – e il divertimento è assicurato. Azzeccatissima la scelta di utilizzare le musiche di Harry Belafonte, protagonista di almeno due delle sequenze più esilaranti, e ottima la colonna sonora composta dal fedele Danny Elfman. Effetti speciali artigianali ma coerenti all’atmosfera Pop del film. Qualche difetto: alcuni passi sono un po’ prevedibili, certi dialoghi (specialmente quelli tra la Davis e Baldwin) un po’ banalotti; e il finale, in cui le due famiglie si dividono pacificamente la casa, appare un po’ troppo buonista rispetto all’anarchico universo filmico della pellicola. Che resta comunque una delle più divertenti, anti convenzionali e politicamente scorrette commedie di fantasmi della storia del cinema.

Da non perdere, ovviamente.

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2 risposte a Beetlejuice – Spiritello Porcello

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