I segni del male

(The Reaping)

Regia di Stephen Hopkins

con Hilary Swank (Catherine Winter), David Morrissey (Doug), Idris Elba (Ben), AnnaSophia Robb (Lauren), William Ragsdale (Sceriffo Cade), David Jensen (Jim Wakeman), Stephen Rea (Padre Costigan).

PAESE: USA 2007
GENERE: Horror
DURATA: 110′

Quando la sua famigliola viene trucidata, ex missionaria perde la fede e inizia a girare il mondo per smascherare fenomeni religiosi e miracoli attraverso la scienza. Giunta in paesino della Louisiana in cui sembrano arrivate le piaghe d’Egitto, dovrà ricredersi…

Scritto da Carey e Chad Hayes e prodotto, tra gli altri, da Robert Zemeckis e Joel Silver, il decimo film del frastornante Stephen Hopkins si presenta come un horror futile e demente imbevuto di fondamentalismo cristiano. Parte bene: le atmosfere di una Louisiana annacquata funzionano, la protagonista è brava; presto però si capisce dove si voglia andare a parare. Al di là delle discutibile questioni religiose, il film punta ad una fiera del già visto e ad un gusto dello spavento che più convenzionale non si può. L’incredibile stupidità di decine di finali e sottofinali – con tanto di effetti speciali rozzi e poco speciali – tramuta qualsiasi interesse in noia mortale, e dopo un po’ ci si chiede come la Swank (premio Oscar per Million Dollar Baby nel 2005) abbia potuto accettare di prender parte ad una boiata simile. Qualcheduno ha maliziosamente affermato che tra i produttori ci sono sette creazioniste americane: non siamo certo noi a dare adito a queste voci, ma va detto che se fosse vero non ci sarebbe nulla da stupirsi. Più che brutto, involontariamente ridicolo. Da perdere con ostinazione.

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