Carriers – Contagio mortale

(Carriers)

Regia di Àlex Pastor, David Pastor

con Chris Pine (Brian), Lou Taylor Pucci (Danny), Piper Perabo (Bobby), Emily Vancamp (Kate), Christopher Meloni (Frank), Kiernan Shipka (Jodie), Mark Moses (Dottore), Ron McClary (Preacher), Dylan Kenin (Tom), LeAnne Lynch (Rose).

PAESE: USA 2009
GENERE: Horror
DURATA: 82′

Quattro ragazzi, tra cui due fratelli, attraversano un’America colpita da una pandemia che ha decimato la popolazione. Ben presto si accorgono che per sopravvivere devono abbandonare le leggi morali che conoscono e prevalere su chiunque possiede cibo o benzina…

Scritto e diretto da due fratelli spagnoli e prodotto, tra gli altri, dalla Paramount, è un B movie post- apocalittico che copia – male – qualsiasi film uscito prima sull’argomento: da Virus Letale alla saga romeriana sugli zombi, dalle atmosfere di Carpenter ai 28 giorni dopo di Danny Boyle. Tutto è già visto altrove e meglio, e la sceneggiatura accumula uno dopo l’altro gli stereotipi più mesti del genere in una sagra delle prevedibilità che raramente conosce uguali. In odor di Signore delle mosche, la storia cerca di evidenziare il rapporto tra fratelli, e fin qui tutto bene. Peccato che il più malsano e disonesto dei due venga rappresentato come un eroe duro e puro che sa sempre cosa fare. Il messaggio sembra essere che l’umanità è bandita e si torna alla giungla: fin qui ok, ma il finale appiccicato con la colla mostra che non solo il pessimismo di fondo è di maniera, bensì anche che i registi approvano le mosse dei protagonisti, in una distorsione morale confusa e poco felice. I canoni dello spavento sono scontati e poco paurosi, gli sviluppi della storia sono inverosimili e le azioni dei personaggi rivelano una stupidità di fondo quasi fastidiosa. E non ci si nasconda dietro al basso costo: sono migliaia i film low budget molto migliori di questo. A cui mancano, tra le altre cose, un po’ di ironia e qualsiasi parvenza di originalità. Gli attori sono bestiali di loro, e in bocca si ritrovano dialoghi banali e ridicoli, ma va detto che il doppiaggio italiano non li ha affatto aiutati. Poco suggestivo e poco pauroso, flop al botteghino: da noi è giunto direttamente in dvd.

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