(Assault on Precint 13)
Regia di Jean- Francois Richet
con Ethan Hawke (sergente Jake Roenick), Laurence Fishburne (Marion Bishop), Brian Dennehy (sergente Jasper O’Shea), Maria Bello (Dottoressa Alex Sabian), Drea de Matteo (Iris Ferry), Matt Craven (Agente Kevin Capra), John Leguizamo (Beck), Ja Rule (Smiley), Aisha Hinds (Anna), Gabriel Byrne (Cap. Marcus Duvall), Currie Graham (Mike Kahane).
PAESE: USA
GENERE: Poliziesco
DURATA: 109′
Una serie di disparati personaggi si ritrova asserragliata in un distretto di polizia che sta per chiudere. Tra loro ci sono un criminale e un giovane poliziotto disilluso: ben presto si accorgeranno che l’unico modo per uscire da quell’incubo è combattere fianco a fianco.
Remake dell’omonimo film di John Carpenter del 1976. Le sostanziali differenze col capostipite sono poche ma significative: i “cattivi” non sono più i membri di gang locali, borderline senza volto, bensì poliziotti cattivissimi che non hanno paura di mostrarsi; alla fine il malvivente coglie al volo l’occasione di darsela a gambe, cosa di cui non approfittava il mitico Napoleone Wilson nell’originale; Richet è molto meno visionario di Carpenter, è più hollywoodiano a livello visivo ma egualmente cinico a livello tematico: se da un lato la storia perde il suo fascino notturno, dall’altro propone un pessimismo radicale raro a Hollywood. C’è una scena, verso metà film, che è talmente inaspettata e anti- convenzionale che potrebbe, da sola, far apprezzare tutto il film. Il confronto con l’originale non si può fare per vari motivi, ma il film non è male e funziona: ha ritmo, velocità, efficace costruzione, bei personaggi. E l’attacco alla corruzione delle forze dell’ordine non è affatto scontata o pretestuosa. Finale debole, ma non è un brutto remake.
