Regia di Woody Allen
con Woody Allen (Larry Lipton), Diane Keaton (Carol Lipton), Jerry Adler (Paul House), Lynn Cohen (Lillian House), Alan Alda (Ted), Anjelica Huston (Marcia Fox), Ron Rifkin (Sy), Joy Behar (Marilyn), William Addy (Jack), Melanie Norris (Helen Moss), Marge Redmond (Mrs. Dalton), Zach Braff (Nick Lipton).
PAESE: USA 1993
GENERE: Commedia, Giallo
DURATA: 107′
La moglie dell’agente editoriale Larry si convince che la vicina di casa non solo non è morta d’infarto, bensì è stata eliminata dal marito, uomo apparentemente onesto e simpatico. Il marito, prima scostante e scettico, si interessa ben presto al caso e coinvolge anche due amici…
Al suo 23esimo film, Allen abbassa le ambizioni e punta nuovamente sull’intrattenimento puro con un giallo- rosa divertente e frizzate, garbato e intellettuale, capace nonostante l’impianto della commedia sofisticata di imbastire una notevole suspense. È lontano dai suoi capolavori: un po’ ripetitivo, a tratti ridondante, qua e là un po’ meccanico nella narrazione. Ma con una dose di fine ironia che nessuno può contestargli. La voglia di divertire prende il posto della poesia e Manhattan, pur ripresa dall’accorato sguardo alleniano, è meno lirica del solito. Dialoghi comunque irresistibili – scritti col ritrovato Marshall Brickman, Manhttan, Io e Annie – e almeno una scena da antologia: la telefonata in cui i coniugi Lipton tentano di far ascoltare al presunto assassino un nastro registrato, apoteosi della goffaggine più catastrofica. Allen ci aggiunge tutto il suo gusto cinefilo (che pesca da Hitchcock, Wilder, Welles) e il risultato è più che discreto. Preziosa fotografia di Carlo di Palma, azzeccata colonna musicale consuetamente Jazz. È il primo film di Allen dopo la separazione – artistica e sentimentale – da Mia Farrow, e i riferimenti non mancano: ma la gioia di ritrovare il comico ebreo in coppia con la Keaton cancella ogni malinconia. Primo film del diciottenne Braff, che troverà la consacrazione mondiale con la serie tv Scrubs.