Fuori in 60 secondi

(Gone in sixty seconds)

Regia di Dominic Sena

con Nicolas Cage (Randall “Memphis” Raines), Angelina Jolie (Sara “Sway” Wayland), Giovanni Ribisi (Kip Raines), Delroy Lindo (Detective Roland Castlebeck), Will Patton (Atley Jackson), Christopher Eccleston (Raymond Calitri), Chi McBride (Donny Astricky), Robert Duvall (Otto Halliwell), Scott Caan (Tumbler), Timothy Olyphant (Detective Drycoff), John Carroll Lynch (Manager), Vinnie Jones (Sphinx), William Lee Scott (Toby).

PAESE: USA 2000
GENERE: Azione
DURATA: 117′

Ex ladro ritiratosi a vita tranquilla è costretto a tornare al lavoro per togliere dai guai l’indisciplinato fratello minore che ha seguito le sue orme. Deve rubare – aiutato da una squadra di esperti – 50 macchine in 72 ore.

Vuoto remake di un bel film del 1974, Rollercar, sessanta secondi e vai! di H. B. Halicki. Nell’originale il protagonista, pur essendo un ladro gentiluomo, rubava più che altro per avidità. Qui il politically correct impone che sia “uno ormai fuori dal giro”, costretto a tornare a rubare suo malgrado per salvare la famiglia. Al di là della banalità di trama e personaggi, possiede tutti i difetti del blockbuster hollywoodiano stile Jerry Bruckheimer (che ovviamente produce): azione serrata che prevale su tutto, psicologie un tanto al chilo, montaggio sincopato parente del videoclip. I patiti di auto ci troveranno belle macchine e gradevoli inseguimenti, ma nulla di più: interpreti imbarazzanti, dialoghi peggio. Segna qualche punto rispetto ai vari Fast and Fourious, ma è solo una magra consolazione. In colonna sonora c’è una bella canzone di Moby, Flowers.