Regia di Roland Emmerich
con John Cusack (Jackson Curtis), Thomas McCarthy (Gordon Silberman), Amanda Peet (Kate Curtis), Chiwetel Ejiofor (Adrian Helmsley), Oliver Platt (Carl Anheuser), Liam James (Noah Curtis), Morgan Lily (Lily Curtis), Thandie Newton (Laura Wilson), Beatrice Rosen (Tamara), Zlatko Burić (Yuri Karpov), Danny Glover (Presidente Thomas Wilson), Woody Harrelson (Charlie Frost), George Segal (Tony Delgatto), John Billingsley (Professor West).
PAESE: Canada, USA 2009
GENERE: Catastrofico
DURATA: 158′
Una serie di eventi catastrofici preannunciano l’arrivo della fine del mondo. Un autista di limousine scopre che in Cina esistono quattro arche in grado di salvare 400 mila persone e tenta di raggiungerle, ma scopre che si può salirvi soltanto previo pagamento di un milione di dollari. Riuscirà a salvarsi, tener vivo l’amor di patria e ricucire i rapporti con la bella moglie?
13esimo film del regista/ produttore/ sceneggiatore Emmerich, maestro del cinema catastrofico moderno che, dopo gli alieni, Godzilla e la glaciazione, attinge questa volta dalle superstizioni legate al calendario Maya che si ferma al 21 dicembre 2012 e che quindi, secondo alcuni, decreta la data della fine del mondo. Il film è un Emmerich al cento per cento: c’è il discorso sulla potenza della natura che si ribella e quello sull’auto distruttività dell’uomo; c’è una famiglia in crisi che solo la fine del mondo può riunire; c’è un uso forsennato degli effetti speciali (ciò che più piace a Emmerich è disintegrare i monumenti e gli edifici più famosi). Tutto è già visto, rivisto, stravisto, eppure funziona. La tensione è alle stelle, e non farsi coinvolgere è davvero impossibile. Più ironico e auto-ironico di quanto potrebbe sembrare, il film non risparmia qualche frecciatina sui vizi dell’occidente (l’unico paese non sommerso alla fine è l’Africa, inquadrata nell’ultima scena come un “nuovo mondo”), e le riflessioni sociali, pur puerili, gli fanno onore: perché si devono salvare sempre e solo i ricchi? Così spudoratamente inverosimile ed esagerato da essere maledettamente divertente. Effetti speciali, soprattutto acquatici, davvero impressionanti. Anche se è impossibile prenderlo sul serio (soprattutto a livello scientifico) è un giocattolone per mangia popcorn superiore alla media dei giocattoloni per mangia popcorn. Quando, in un intervista, chiesero a Emmerich se il premier italiano del film fosse ispirato a Silvio Berlusconi, il regista rispose: “se così fosse stato non sarebbe morto con la sua gente: sarebbe stato anzi il primo a scappare”. Amen.
film R-I-D-I-C-O-L-O! Vogliamo parlare della sceneggiatura ridicola oltre a tutto quello che hai scritto tu? Per me una dei peggiori film della storia!
Scandaloso! Una serie incredibile di inverosimiglianze narrative!
interessante….