MIB – Men in Black

(Men in Black)

Regia di Barry Sonnenfeld

con Tommy Lee Jones (K), Will Smith (James Edwards/ J), Linda Fiorentino (Dottoressa Laurel Weaver), Vincent D’Onofrio (Edgar), Rip Torn (Z), Tony Shalhoub (Jeebs), Siophan Fallon (Beatrice), Mike Nussbaum (Signor Rosenburg), Jon Gries (Nick, l’autista), Sergio Calderon (Jose), Carel Struycken (Arquilliano), Richard Hamilton (Agente D.), John Alexander (Mikey).

PAESE: USA 1997
GENERE: Fantascienza
DURATA: 98′

Giovane poliziotto newyorkese viene reclutato da una segretissima agenzia non governativa – i Men in Black, uomini in nero – che controlla l’immigrazione di extraterrestri sul nostro pianeta. La loro missione è quella di fermare un gigantesco alieno insettoide che vuole conquistare l’universo.

Sotto l’ala protettrice di mastro Spielberg, Sonnenfeld – col suo sceneggiatore Ed Solomon – resuscita le teorie sugli “uomini in nero” (agenti segreti che, secondo la leggenda, avvicinavano chiunque avvistasse un Ufo per “invitarlo” a non parlarne con nessuno) e prende ispirazione da un fumetto omonimo di Lowell Cunningham. Il risultato è una commedia fracassona e divertente che rievoca – anche visivamente – i film di fantascienza degli anni ’50, quelli, per intenderci, in cui il cattivo era un animale “terrestre” ingrandito 1000 volte. Sonnenfeld non ha mai sentito la parola sobrietà, ma bisogna ammettere che il film funziona, diverte nel suo dosaggio bilanciato di risa e raccapriccio, ed è indubbiamente esilarante; merito della coppia di attori principali – Lee Jones scafato e sotto le righe, Smith fanfarone, sopra – capace di rendere ogni duetto un pezzo di comicità ben riuscito. È, in fin dei conti, un omaggio alla prima fantascienza di serie B, sincero e intelligente, inverosimile come un fumetto ma pieno di trovate (i nomi noti tra gli alieni, il personaggio di Frankie il mastino, l’alienino nell’alienone, l’extraterrestre con testa che ricresce); che non disdegna qualche frecciata politica (gli alieni come “nuovi immigrati”) né qualche aspirazione filosofica decisamente più “alta” (la galassia che tutti cercano è più piccola di quanto si pensi). E la regia di Sonnenfeld, checche se ne dica, è abile nell’imitare quelle dei film che omaggia. Memorabile la sequenza finale. Belle musiche di Danny Elfman (e Will Smith), ottimi trucchi di Rick Baker (premiati con l’Oscar). Molto, molto divertente, ebbe due seguiti nel 2002 e nel 2012.

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2 risposte a MIB – Men in Black

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