Regia di Vince D’Amato
con Bonny Giroux (Jenna Fontaine), C. S. Munro (Travis Fontaine), Maritama Carlson (Carmilla), Brinke Stevens (Julia), Peter Ruginis (il generale).
PAESE: USA 2004
GENERE: Horror
DURATA: 85’
Mentre infuria un’epidemia che trasforma gli umani in zombi antropofagi, papà Travis e la figlia Jenna attraversano l’America per andare ad un appuntamento col misterioso “Generale”. Mentre viaggiano danno uno strappo alla bella Carmilla, che si rivelerà essere una vampira.
Detto così sembra un film di serie Z come tanti altri, in realtà la pellicola low budget del canadese D’Amato – che millanta di essersi ispirato al romanzo Carmilla di Sheridan Le Fanu – si basa su un intreccio improponibile che non ha senso. Mai. Non c’è logica narrativa, non c’è spavento, non c’è nulla. Si ha l’impressione di guardare la vernice che asciuga. O un cane che fa i bisogni. Tutto, tranne che un film. Gli attori (?) sono buttati a caso nella storia (quale storia?), la regia (??) non esiste. Siparietti lesbo tristanzuoli, dialoghi di inarrivabile cagneria. Difficile da recensire perché non è un film: è una sfilata di brutte immagini che non hanno alcun senso. Distribuito dalla Asylum, lascia sorpresi, inebetiti ed esausti. E arrabbiati, visto che in 85’ di noia non si capisce un tubo.