Johnny English – La rinascita

(Johnny English Reborn)

Regia di Oliver Parker

con Rowan Atkinson (Sir Johnny English), Gillian Anderson (Agente Pamela Head alias “Pegasus”), Dominic West (agente Simon Ambrose), Rosamund Pike (Kate Summer), Daniel Kaluuya (Agente Tucker), Richard Schiff (Titus Fisher), Togo Igawa (Ting Wang), Siu Hun Li (l’assassina cinese), Burn Gorman (Slater), Mark Ivanir (Karlenko).

PAESE: Gran Bretagna, USA, Francia 2011
GENERE: Comico
DURATA: 101’

Dopo una disastrosa missione in Mozambico, l’agente English viene esonerato dal MI7, il servizio segreto britannico. Ritiratosi in Tibet per cercare se stesso attraverso le arti marziali, viene richiamato in servizio per sventare un attentato ai danni del primo ministro cinese.

Otto anni dopo il successo del primo capitolo, Atkinson riprende i panni dell’agente più svampito e incapace d’Inghilterra (che però, inspiegabilmente, riesce sempre a risolvere i casi che gli si presentano) con un nuovo regista (Parker) e un nuovo sceneggiatore (Hamish McColl). Più che alla comicità slapstick dell’esordio si attinge alla farsa, e il risultato è un interminabile scherzo di grana grossa che non fa ridere praticamente mai. Atkinson è sempre simpatico, ma questa volta il suo talento è soffocato da una sceneggiatura convenzionale e stupida (English va in Svizzera in auto?): nel primo le gag riuscite erano cinque o sei, in questo si salva soltanto quella della carrozzella “truccata” in fuga dalla polizia. Il finale tirato per le lunghe lascia la sensazione di un’incredibile vuoto di idee e da il colpo di grazia ad un film sbagliato, un film comico che non fa ridere.

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