36 risposte a I dieci migliori monologhi del cinema moderno

  1. arpio83 scrive:

    Non ho visto Manatthan e faccio mea culpa, ma avrei lasciato quello della 25a ora al secondo posto. Al primo posto, per quanto sia molto banale, avrei messo quello di Chaplin ne Il Grande Dittatore, che riesce a farmi commuovere sempre.

  2. IlCarlo scrive:

    Uno dei monologhi che più mi ha fatto gelare il sangue è quello di Giulio Andreotti ne “Il Divo”, dopo averlo sentito 20 anni di indecifrabile storia italiana letta sui libri mi è di colpo diventata chiara. Un Tony Servillo da Oscar.
    Molto più inflazionato è il monologo iniziale di Full Metal Jacket, tuttavia complice una regia sopraffina e un doppiaggio perfetto ha un suo perché.

  3. brozzer scrive:

    io avrei messo anche il monologhi dei film “quinto potere”, “V per vendetta”.

  4. Salve.
    Sono una neostudentessa di recitazione e, presa dallo sconforto e dal dubbio perenne su quale monologo scegliere per le prossime lezioni, ho scelto di affidarmi a Google.
    Sì, so che è davvero poco professionale, ma io sono davvero un’eterna indecisa.

    Però devo ringraziarti.
    Non ricordavo, francamente, quanto fosse bello il discorso di Novecento.
    Non so nemmeno se sceglierò questo o la mia ricerca mi porterà a qualcosa di più bello.
    So solo che sono anni che non rivedo quel film e, rileggendolo, una lacrimuccia ha accompagnato un pensiero: “Chissà dov’è finita la cassetta…”.
    E la cosa triste è che oggi le ho rimesse a posto un po’ tutte e non mi ricordo di averla vista.
    Se mio padre l’ha prestata, lo strozzo.

    Grazie ancora,

    Chiara

  5. Federica scrive:

    “Per chi è che ti incolli tutti quei mattoni, si può sapere? Dio? È così? Dio? Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio: a Dio piace guardare! È un guardone giocherellone! Riflettici un po’: lui dà all’uomo gli istinti… ti concede questo straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo bravo, cosmico, spot pubblicitario del film! Fissa le regole in contraddizione! Una stronzata universale! Guarda, ma non toccare… tocca, ma non gustare… gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro lui che cosa fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate! Perché è un moralista, un gran sadico! È un padrone assenteista! Ecco che cos’è! E uno dovrebbe adorarlo? NO, MAI!”

    Al Pacino – L’avvocato del Diavolo

  6. stefano scrive:

    Molto belli i monologhi citati, io avrei aggiunto anche il bellissimo monologo finale di Johnny Depp in BLOW.
    Se un attore la recita a modo, in qualsiasi provino viene quantomeno preso in considerazione. Ciao a tutti.
    Stefano

    “Ciao, papà…sai, mi ricordo una vita fa…quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell’universo, papà. Mi ricordo quant’era importante il lavoro che facevamo..e che, se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l’uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l’FBI che mi dava la caccia, e quell’agente dell’FBI che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti “Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George”. Quella si che fu bella… Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi..tanti anni fa… ora finalmente l’ho capito… Sei il migliore, papà. Avrei solo voluto fare di più per te. Avrei voluto avere più tempo… Comunque… Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle… Ti voglio bene, papà. Un bacio. George.”

  7. Stella scrive:

    “quando le riserve dei w. sentinels lasciarono lo stadio quel giorno, non ci furono parate o coriandoli, ne contratti per reclamizzare biscotti, bibite o cereali per la colazione, solo un armadietto da svuotare e rimediare un passaggio a casa. Ma quello che loro nn sapevano, era che le loro vite sarebbero cambiate per sempre, perchè avevano partecipato ad una grande impresa. e la grandezza per quanto breve, un uomo la porta sempre con se. Ogni alteta sogna una seconda occasione. Questi ragazzi l’hanno vissuta.” (“Jimmy McGinty”- Gene Hackman – dal film “Le Riserve”)

  8. Alessandro scrive:

    Hey! Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Neanche a me. Ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto.

    La ricerca della felicità

    Secondo me nn può mancare!

  9. Andy scrive:

    Un grandissimo monologo secondo me è quello sul comunismo di Vincenzo salemme nel film cose da pazzi …..andatelo a vedere

  10. Aura scrive:

    Qualcosa da interpretare da donne?

    • nehovistecose scrive:

      Bella domanda…ci penseremo!

    • Mi chiamano Agrado perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri… oltre che gradevole sono molto autentica.
      Guardate che corpo… tutto su misura. Occhi a mandorla 80 mila. Naso, 200 buttateli tutti perché l’anno dopo me l’hanno ridotto cosi con una altra bastonata. Tette, due, perché non sono mica un mostro, però le ho già super ammortizzate. Silicone.. naso,fronte, zigomi, fianchi e culo. Un litro sta sulle 100 mila, perciò fate voi il conto perché io già l’ho perso. Limatura della mandibola 75 mila. Depilazione definitiva col laser, perché le donne vengono dalle scimmie quanto l’uomo, sino a 4 sedute, però se balli il flamenco ce ne vogliono di più è chiaro. Quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica signora mia… e in questo non bisogna essere tirchie, perché una più è autentica quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa.
      “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar

  11. panzerieleonora scrive:

    Tutti i monologhi che hai citato sono interpretati da uomini. Qualcuno che interpreta un donna che ti è rimasto impresso?

  12. Rustin scrive:

    William Wallace: Figli di Scozia! Io sono William Wallace!
    Soldato: Non è vero! William Wallace è alto due metri!
    William Wallace: Sì, l’ho sentito dire. E uccide i nemici a centinaia. E se ora fosse qui distruggerebbe gli Inglesi con palle di fuoco dagli occhi e fulmini tonanti dal culo!
    Sono io William Wallace.
    E ho dinanzi agli occhi un intero esercito di miei compatrioti decisi a sfidare la tirannia.
    Siete venuti a combattere da uomini liberi. E uomini liberi siete!
    Senza libertà cosa farete? Combatterete?
    […]
    Certo, chi combatte può morire… Chi fugge, resta vivo. Almeno per un po’.
    Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso… Siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l’occasione, solo un’altra occasione, di tornare qui sul campo, ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la Libertà!?

  13. Rustin scrive:

    Ci vuole il monologo di William Wallace,non può mancare…

  14. Admin scrive:

    Bellissimi!! Date uno sguardo anche ai miei monologhi!
    http://www.masterlife.it/category/video-blog/
    Vi aspetto

  15. Rudy scrive:

    Vorrei chiedervi se mi potete aiutare: è per una ricerca scolastica. Anni fa mi ricordo di avere visto un film, molto probabilmente in bianco e nero, e mi pare che l’attore fosse Burt Lancaster (mi sembra). La scena ritraeva un suo monologo sulla condizione degli ebrei, costretti a vivere in un certo modo e a basarsi solo sul loro ingegno e capacità. Nel film interpretava se non erro la parte di un vecchio sarto ebreo, negli USA, il quale aveva scoperto che un giovane stava tentando di derubarlo. Lo so il ricordo è molto nebuloso, ho provato a cercare nella sua filmografia ma senza soluzione. Forse ho sbagliato attore ma Lancaster mi sembra di ricordarlo bene (indossava baffi e occhiali).
    Potete aiutarmi?
    Grazie

  16. simone ciocca scrive:

    scusate ma il monolobgo di kevin spacey in k-PAX…RIMOSSO?

  17. Marla Morisette KB scrive:

    chi chiedeva il femminile, Katharine ne Il paziente inglese:
    Amore mio, ti sto aspettando. Quanto è lungo un giorno al buio, o una settimana. Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuori ma poi ci sarebbe il sole. Ho paura che sto sprecando la luce per i dipinti e per scrivere queste parole. Moriamo. Moriamo. Moriamo ricchi di amanti e di tribù, di gusti che abbiamo inghiottito, di corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumi, di paure in cui ci siamo nascosti come in questa caverna stregata. Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo. Siamo noi i veri paesi, non le frontiere tracciate sulle mappe con i nomi di uomini potenti. Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui nel palazzo dei venti. Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. Una terra senza mappe. La lampada si è spenta e sto scrivendo nell’oscurità. (Katharine Clifton)

  18. Francesco scrive:

    Ciao avrei bisogno di un grandissimo favore… io ho 20 anni stavo cercando un monologo non tanto conosciuto della mia età più o meno, che parli di qualcosa di estremamente legato alla sua età alla sua vita da 20 enne magari dei genitori o della ragazza o della famiglia in generale …non so se mi spiego fatemi sapere grazie 🙃

    • nehovistecose scrive:

      ciao Francesco, scusa il ritardo! Secondo me un monologo che potrebbe fare al caso tuo è quello di The Big Kahuna, prova a sentirlo!

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