(Man on a Ledge)
Regia di Asger Leth
con Sam Worthington (Nick Cassidy), Elizabeth Banks (Lydia Mercer), Jamie Bell (Joey Cassidy), Anthony Mackie (Mike Ackerman), Edward Burns (Jack Dougherty), Ed Harris (David Englander), Kyra Sedgwick (Suzie Morales), Titus Welliver (Nathan Marcus), Génesis Rodriguez (Angie), William Sadler (Valet).
PAESE: USA 2012
GENERE: Thriller
DURATA: 102′
Evaso da Sing Sing, l’ex poliziotto Nick Cassidy si piazza sul cornicione di un hotel a New York e minaccia di buttarsi di sotto. Perchè vuole parlare soltanto con la detective Lydia Mercer, che nemmeno lo conosce? È davvero innocente come si professa, o ha davvero commesso il reato che gli è costato una condanna a 25 anni?
Esordio hollywoodiano del danese Asger Leth, figlio del più noto Jørgen, è un thriller alla Hitchcock che, per un’ora buona, funziona a meraviglia: scattante, godibile, intrigante perché pone molte domande (cos’ha fatto il protagonista per finire in carcere? È davvero innocente? Vuole davvero buttarsi di sotto?). Poi, scoperte tutte le carte nascoste e svelati i tanti perché, la tensione s’affloscia e le trovate diventano inverosimili e banali. E così, stereotipo dopo stereotipo (c’è pure la bellona in lingerie e tutina di pelle che imita Tom Cruise in Mission Impossible – sic!), si viaggia sbadiglianti verso un telefonatissimo lieto fine. Tutto questo nonostante uno stile registico discreto, uno script arguto (azzeccate le frecciate sul “cannibalismo” dei media) e uno straordinario lavoro del reparto effetti visivi: più che al regista o al monocorde Worthington, il film appartiene a Richard Kidd, supervisore degli effetti speciali che ha ricostruito tutta l’azione in studio, a cinquanta centimetri da terra, creando l’illusione che si svolga a 70 metri. Ottimo il cast di contorno.
