Acqua Buia

(The Edge of Dark Water)Acqua-buia-di-Joe-R-Lansdale

Autore Joe R. Lansdale

Editore Einaudi

PAESE USA 2012

GENERE Drammatico, Avventura

PP 340

Prezzo 18,50 € (11,50 € )

Sue Ellen ha sempre saputo che May Lynn sognava di diventare una star del cinema. Quando la ritrova annegata nel fiume Sabine, con i piedi legati a una macchina da cucire, decide con i suoi amici Terry e Jinx di bruciare il corpo e portare le ceneri fino a Hollywood. Un sogno forse irrealizzabile, ma che diventa realtà quando Sue Ellen e i suoi amici – un ragazzo bianco che tutti sospettano di omosessualità e una ragazza nera dalla lingua troppo lunga – scoprono nel diario di May Lynn una mappa che li porta a dissotterrare un bel po’ di soldi, piú che sufficienti a pagarsi il viaggio fino alla Mecca del cinema, ma anche ad attirare le attenzioni di parecchia gente. E infatti sulle loro tracce, accanto a parenti avidi e tutori della legge corrotti, si staglia l’ombra di Skunk, un assassino spietato che vive nei boschi e taglia le mani alle sue vittime, avvolto nella leggenda eppure pericolosamente reale.

Di nuovo Texas, di nuovo grande depressione, di nuovo un romanzo di formazione che racconta – attraverso il sangue – il passaggio da infanzia ad età adulta: Lansdale torna a cantare quell’America rurale e profonda da sempre protagonista dei suoi romanzi. Violenta, indefinita, molto poco civilizzata. Selvaggia, perversa, razzista. E mostruosa. Più della storia, ancora una volta, contano l’ambientazione e la mirabolante galleria di personaggi. Conta lo sguardo cinico ma squisitamente morale, molto ironico, capace di alternare tenerezza e crudeltà. Ogni pagina di Lansdale nasconde una risma di significati che, man mano che vi ci si avventura, diventano più ampi e profondi. Acqua buia non sfugge a questa logica (che, va detto, è propria solo dei grandi classici): la struttura del road movie di formazione nasconde una feroce satira della società USA in bilico tra capitalismo ed evangelismo, ma anche, più in profondità (verso “l’acqua buia”), un apologo sul male, non metafisico o romantico ma becero e squallido; per Lansdale, come per Kubrick, Peckinpah, i Coen, Steinbeck, Williams, il male fa parte dell’uomo, ma è la società – insensibile ed egoista – a farlo venire a galla (di nuovo, dall’acqua buia a quella, più luminosa, della superficie). E infatti, come sempre, non manca un briciolo di pietà da riservare anche al nemico, anch’esso non CAUSA ma PRODOTTO. Lansdale conferma la propria scrittura asciutta, “cinematografica”, talmente evocativa e immaginifica da riuscire a descrivere un ambiente o una situazione in tre, quattro righe. Insomma, è impossibile annoiarsi. Forse meno poetico di altri suoi romanzi, ma rimane uno dei Lansdale migliori. Imperdibile.

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