Noi e la Giulia

Regia di Edoardo Leo50625

con Luca Argentero (Diego), Stefano Fresi (Claudio), Edoardo Leo (Fausto), Claudio Amendola (Sergio), Anna Foglietta (Elisa), Carlo Buccirosso (Vito), Ernesto Mahieux (il boss), Carmine Battaglia (Antonio), Carmine Monaco (il ragazzo del boss), Rufin Doh Zeyenouin (Abu), Mattia Sbragia (il padre di Diego), Federico Torre (Maresciallo).

PAESE: Italia 2015
GENERE: Commedia
DURATA: 115′

Tre quarantenni insoddisfatti che non si conoscono – il mite venditore d’auto Diego, l’ipocondriaco ristoratore Claudio e il televenditore coatto Fausto – comprano un casale in campagna per costruirci dentro un agriturismo. Aiutati da Sergio, cui Fausto deve parecchi soldi, i quattro cominciano a risistemare il casale, ma le cose si complicano quando arriva un mafioso su un’Alfa Giulia a chiedere il pizzo e loro lo sequestrano in cantina…

Dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei, adattato da Marco Bonini e dal regista/attore Leo. Si racconta la voglia di fuga dell’italiano medio insoddisfatto, trent’anni fa incarnata dal desiderio di andarsene fisicamente (ricordate Salvatores e i suoi “dedicato a tutti quelli che…”?), oggi incarnata dall’agriturismo che più che un luogo è diventato un concetto astratto. Se si sospende l’incredulità, si sorvola su qualche dialogo stucchevole e si chiude un occhio su certe banalizzazioni (soprattutto politiche), questo Noi e la Giulia si rivela una piacevole sorpresa. È innanzitutto un film molto, molto divertente, e il merito non è – come spesso accade nella commedia italica odierna – soltanto degli attori (tutti comunque bravissimi), ma anche e soprattutto di una sceneggiatura ben scritta, sia per quanto riguarda i dialoghi che per quanto riguarda le trovate. È poi una riflessione – non banale – su una crisi esistenziale che prosegue ininterrotta dagli anni ’80, gli anni del piombo e della Giulia, e che sembra impossibile da superare. Strepitosa performance di Buccirosso, che dimostra di essere un attore assai superiore rispetto ai film che fa di solito e si porta a casa un meritatissimo David di Donatello. Girato in Basilicata. Si ride bene e molto, insomma, da vedere.

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