(State of Play)
Regia di Kevin Macdonald
con Russell Crowe (Cal McAffrey), Ben Affleck (Stephen Collins), Rachel McAdams (Della Frey), Helen Mirren (Cameron Lynne), Robin Wright (Anne Collins), Jason Bateman (Dominic Foy), Jeff Daniels (George Fergus), Michael Berressee (Robert Bingham), Harry Lennix (detective Bell), Barry Shabaka Henley (Gene Stavitz).
PAESE: USA 2009
GENERE: Thriller
DURATA: 127′
Mentre scrive un articolo su un “normale” omicidio di droga, il reporter del Washington Globe (fittizio alter-ego del Post) Cal McAffrey scopre un complotto politico in cui sembra coinvolto anche l’amico Stephen Collins, membro del congresso che sta indagando sugli illeciti compiuti da un’azienda che si occupa di vigilanza…
Basato sull’omonima miniserie della BBC, la cui sceneggiatura è stata riadattata da Matthew Michael Carnahan, Tony Gilroy e Billy Ray, è uno scattante thriller politico come non se ne fanno più: nei temi, nelle intenzioni, nelle atmosfere cupe e soffocanti dei palazzi del potere, pare un film d’impegno civile degli anni ’70. Lo stile di Macdonald, che utilizza quasi esclusivamente la camera a mano, è scattante e teso al punto giusto, ed è abile nel trasmettere anche allo spettatore il clima di paranoia in cui sono scaraventati i protagonisti. Il colpo di scena finale non è poi così inaspettato, e nell’ultima mezz’ora si fa prendere dalla smania di spiegare tutto, ma la suspense e il ritmo (accompagnati da una buona dose di ironia) non calano mai, e le riflessioni sul potere e sul bigottismo che spesso ne deriva vanno a segno. Senza dimenticare che racconta (e denuncia) un qualcosa che in America è accaduto e sta accadendo davvero, ovvero la volontà da parte di certi poteri forti di privatizzare la sicurezza nazionale. Grande cast diretto benissimo e grande fotografia di Rodrigo Prieto. Da non perdere i titoli di coda (la canzone che li accompagna è Long As I Can See The Light dei Creedence Clearwater Revival).
