(Narcos)
regia di registi vari
con Wagner Moura (Pablo Escobar), Boyd Holbrook (Steve Murphy), Pedro Pascal (Xavier Pena), Joanna Christie (Connie Murphy), Juan Pablo Raba (Gustavo Gaviria), Maurice Compte (Horacio Carrillo), Raul Mendez (Cesar Gaviria), Manolo Cardona (Eduardo Sandoval), Stephanie Sigman (Valeria Velez), Paulina Gaitan (Tata Escobar).
PAESE: USA 2015
GENERE: Poliziesco
DURATA: 43′ – 50′ (episodio)
Ideata da Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Mirò e prodotta da Netflix con Gaumont Television, è una delle serie più innovative e apprezzate del panorama mondiale. Nel raccontare i dieci anni che vanno dall’ascesa di Escobar alla sua finta resa con “reclusione” nella prigione de La Cathedral, Narcos ripercorre la storia di una nazione – la Colombia – che, ad un certo punto, era diventata (come la definirà Pena nella terza stagione) una “narcodemocrazia” in cui un uomo solo, applicando il sistema plata o plomo (o accetti i soldi e ti fai comprare o muori), riusciva ad avere più potere di qualunque presidente. Inclemente con gli Stati Uniti, di cui sono raccontate senza paure le collusioni con Narcos e gruppi armati, la serie si distacca dagli stereotipi dell’intrattenimento hollywoodiano: accuratezza storica assoluta, con pochissime divagazioni romanzesche; stile quasi documentaristico (è quasi tutta parlata in spagnolo) nel suo esasperato realismo, realismo capace tuttavia di momenti particolarmente lirici; struttura senza veri personaggi principali e, soprattutto, senza veri eroi; ritmo indiavolato senza mai cadere nello spettacolarismo delle serie TV odierne. Non è un racconto, è un distaccato studio antropologico su un fenomeno (il narcotraffico) e soprattutto su un uomo (Escobar) di cui si raccontano allo stesso tempo il lato umano (il culto della famiglia) e quello disumano (gli omicidi e la brutalità). E in cui tutto funziona alla perfezione per dieci episodi senza cadute: regia, montaggio, musiche, fotografia, attori (immenso Moura). Un piccolo capolavoro imperdibile.
