(From Dusk Till Dawn 2: Texas Blood Money)
Regia di Scott Spiegel
con Robert Patrick (Buck), Bo Hopkins (sceriffo Lawson), Duane Whitaker (Luther), Muse Watson (C. W.), Brett Harrelson (Ray Bob), Raymond Cruz (Jesus), Danny Trejo (Razor Eddie), James Parks (vice sceriffo McGraw), Stacie Bourgeois (Marcy), Maria Checa (Lupe), Tiffani-Amber Thiessen (Pam), Bruce Campbell (Barry).
PAESE: USA 1999
GENERE: Horror
DURATA: 88′
Qualche anno dopo gli eventi del primo film, alcuni malviventi organizzano una rapina in banca. Non sanno che uno di loro, capitato per caso al Titty Twister (il locale apparso nel capostipite), è diventato un vampiro e sta per dare avvio ad un’orgia di sangue…
Seguito del celeberrimo cult movie del 1996 diretto da Robert Rodriguez e interpretato da George Clooney, Harvey Keitel, Juliette Lewis e Quentin Tarantino (quest’ultimo era anche autore dello script). Scritto dal regista con Boaz Yakin, da un soggetto dell’attore Duane Whitaker (visto in Pulp Fiction) è un secondo capitolo abbastanza modesto che manca della folle genialità del primo. Uno dei tanti prodotti tarantiniani di quegli anni fatto di dialoghi paradossali (impagabile quello sulla trama dei film porno), esasperata sperimentazione visiva (la macchina da presa è spesso nei posti più impensabili), violenza così estrema da risultare totalmente innocua. Molta bassa macelleria volutamente ridanciana, molte citazioni (c’è pure la scena della doccia di Psyco) e un imperdibile (si fa per dire) prologo interpretato nientemeno che da Bruce Campbell (La casa) e Tiffani-Amber Thiessen, ex star di Berverly Hills. Ovvero, cinemaccio di mezzanotte rozzo e volgare che, a suon di iperboli ed esagerazioni, sfocia nella sfera del trash e finisce per divertire. La frase finale sui vampiri e sui soldi poteva avviare una riflessione politica intelligente, ma cade nel nulla. Non così malvagia la regia di Spiegel. Prodotto da Tarantino, Rodriguez e Lawrence Bender. C’è anche un terzo capitolo!
