Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi

(Lemony Snycket’s A Series of Unfortunate Events)

Regia di Brad Silberling

con Jim Carrey (Conte Olaf), Emily Browning (Violet Baudelaire), Liam Aiken (Klaus Baudelaire), Billy Connolly (Montgomery Montgomery), Meryl Streep (zia Josephine), Timothy Spall (Arthur Poe), Catherine O’Hara (giudice Strauss), Luis Guzman (uomo calvo), Jamie Harris (uomo uncinato), Kara e Shelby Hoffman (Sunny Baudelaire), Dustin Hoffman (il critico).

PAESE: USA 2004
GENERE: Fantastico
DURATA: 108′

Morti i genitori in un tragico incidente, i tre (geniali) fratelli Baudelaire vengono dati in affidamento al perfido Conte Olaf, attorucolo da quattro soldi che mira al patrimonio della famiglia…

Tratto dai primi tre libri (55 milioni di copie vendute) dello scrittore Lemony Snycket, pseudonimo di Daniel Handler. Scritta da Robert Gordon, è una favola grottesca e spassosa talvolta tenera e talvolta crudele, un inno spassionato alla purezza dei bambini in un mondo in cui gli adulti sono tutti o malvagi, o stupidoni, o entrambi. Grande fascino figurativo che mescola suggestioni steampunk e atmosfere da fiaba dark alla Tim Burton (che in un primo momento avrebbe dovuto dirigerlo con Johnny Depp nel ruolo del conte Olaf), bei personaggi e una vena dissacratoria che non guasta. Peccato che, dopo un’oretta, il racconto inizi a girare a vuoto e il meccanismo diventi ripetitivo. E la tanto acclamata interpretazione di Carrey, preso in controparte, ne è limite e pregio: da un lato è il fulcro comico/simbolico dell’azione (gli adulti sono tutti attori, dunque “finti”), dall’altro finisce per stancare nel suo programmato virtuosismo. La citazione di Viale del tramonto, comunque, è azzeccata. La piccola Sunny è interpretata, a turno, dalle gemelle Kara e Shelby Hoffman. Un buon film, non un capolavoro.

Voto

 

 

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