A Star Is Born

(A Star Is Born)

Regia di Bradley Cooper

con Lady Gaga (Ally Campana), Bradley Cooper (Jackson Maine), Andrew Dice Clay (Lorenzo Campana), Dave Chappelle (George “Noodles” Stone), Sam Elliott (Bobby Maine), Anthony Ramos (Ramon), Bonnie Summerville (Sally Cummings), Rafi Gavron (Rez), Michael Harney (Wolfie).

PAESE: USA 2018
GENERE: Musicale
DURATA: 135′

Il cantante rock Jackson Maine, sulla cresta dell’onda ma autodistruttivo e alcolizzato, si innamora della cameriera Ally dalla grande voce e dalle grandi capacità compositive. Riuscirà a portarla al successo e a donarle l’occasione che ha sempre sognato, ma alla fine dovrà farsi da parte per evitare di rovinarle la carriera con le sue bravate…

Terzo remake di E’ nata una stella (1937) di William A. Wellman, dopo quello del 1954 con Judy Garland e James Mason e quello del 1976 con Barbra Streisand e Kris Kristofferson. È il primo film da regista dell’attore Cooper, che subentra al rinunciatario Clint Eastwood e si sceglie come co(?)protagonista la cantante Stefani Joanne Angelina Germanotta, meglio conosciuta come Lady Gaga, provocatoria cantautrice pop spesso alla ribalta per i suoi eccessi, qui esordiente come attrice. Scommessa vinta. La storia è sempre la stessa, certo, ma Cooper – anche sceneggiatore con Eric Roth e Will Fetters – è abile a levigare la melassa e a trovare spunti interessanti su cosa sia il successo OGGI in questi tempi di isolamento digitale. Ma la vera forza del film, inutile nasconderlo, sono loro due, Cooper e Gaga, semplicemente perfetti sia nel loro campo abituale che in quello dell’altro, capaci di un’alchimia totale che si respira per tutto il film. Un film che è assolutamente di entrambi: lui ha dimostrato di non essere solo bello ma di saper recitare, scrivere, dirigere, comporre, suonare, cantare, lei di sapersi lasciare alle spalle i cliché della pop-star irriverente e sopra le righe per lavorare sulla propria essenza arrivando a un livello di verità straordinario. Insieme sono anche autori delle molte, bellissime canzoni, tutte registrate dal vivo e senza sovra-incisioni successive. Non era facile filmarle senza scadere nella logica del videoclip, ma Cooper ha vinto anche qui privilegiando i volti, le luci (grande fotografia di Matthew Libatique), lasciando parlare la musica e la mimica di chi canta. Otto nomination agli Oscar ma una sola vittoria – meritatissima – per la miglior canzone, Shallow. Strepitoso successo.

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