Kiki – Consegne a domicilio

(Majo no takkyubin)

Regia di Hayao Miyazaki

PAESE: Giappone 1989
GENERE: Animazione
DURATA: 102′

Compiuti tredici anni, la strega Kiki lascia i genitori e vola con la sua scopa in città per svolgere il tradizionale noviziato. In compagnia del gatto nero Jiji, cerca di sbarcare il lunario reinventandosi corriere espresso per una panettiera locale…

Quinto film di Miyazaki, tratto dal romanzo omonimo (1985) di Eiko Kadono. Come i precedenti è un racconto di formazione che mette in (bellissime) immagini il difficile passaggio da infanzia ad età adulta: solo quando accetta di essere una sé stessa differente dalla sé stessa di prima, Kiki diventa donna. È il primo film del regista giapponese a lasciare le campagne per dirigersi verso la città, un luogo magico ispirato alle cittadine mediterranee a lui tanto care. Non rinuncia tuttavia alle riflessioni sulla natura e sul rispetto di qualunque forma di vita (memorabile il personaggio del gatto Jiji, vero simbolo della crescita di Kiki), a un’animazione magnifica nel suo stampo pittorico, alla fascinazione per il volo e per gli uccelli, al ritratto di donne forti, quasi sempre più intelligenti degli uomini e sempre comunque padrone del proprio destino (Kiki, la panettiera, la pittrice Ursula). Certo, manca della magia e della poesia di una Nausicaa o di un Totoro, ma rimane un grande esempio di cinema d’animazione sincero e intelligente. Musiche del grande compositore Joe Hisaishi. Titolo anglofono: Kiki’s Delivery Service. Come tutti i film di Miyazaki è giunto in Italia con colpevole ritardo, nel 2013.

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