Halloween

(Halloween³)

Regia di David Gordon Green

con Jamie Lee Curtis (Laurie Strode), Judy Greer (Karen Nelson), Andi Matichak (Allyson Nelson), Will Patton (Frank Hawkins), Haluk Bilginer (Dottor Ranbir Sartain), Jefferson Hall (Aaron Korey), Rhian Rees (Dana Haines), Virginia Gardner (Vicky), Omar Dorsey (sceriffo Barker), Toby Huss (Ray Nelson).

PAESE: USA 2018
GENERE: Horror
DURATA: 106′

Quarant’anni dopo gli eventi narrati in Halloween – La notte delle streghe, Laurie Strode è ancora ossessionata da Michael Myers: vive asserragliata in una casa-bunker, si addestra giornalmente a combattere ed è così paranoica che la figlia Karen ha smesso di frequentarla. Mentre viene spostato da un istituto ad un altro, Michael evade e torna ad Haddonfield per finire ciò che aveva iniziato…

La sceneggiatura di Danny McBride, Jeff Fradley e del regista ignora le vicende dei seguiti precedenti (ben otto, dal 1981 al 2002) e dei due reboot (usciti nel 2007 e nel 2009, per la regia di Rob Zombie) e va a collegarsi direttamente al capostipite di Carpenter del 1978. Una scelta resa esplicita fin da subito: in una delle prime scene, un amico di Allyson chiede se è vero che Michael era fratello di Laurie (come si diceva in uno dei seguiti); “no, è una balla che la gente ha messo in giro”, risponde lei. La gente sono tutti i registi che ci sono stati tra Carpenter e Green, e le cui opere, ora, non vanno nemmeno prese in considerazione. Ma Green, fortunatamente, ha in mente Carpenter anche per quanto riguarda lo stile: ricostruisce in modo geniale molte inquadrature del capostipite, talvolta riproponendole rovesciate (come il campo/controcampo dal balcone); cita – o omaggia? – il maestro con vorticosi piani-sequenza (memorabile quello che riprende l’arrivo di Michael in città); invece che creare lo spavento puntando tutto sul montaggio, come fanno molti horror odierni, sfrutta con inventiva lo spazio del fotogramma. La parte centrale è identica a quella di mille altri horror, ma la prima ora e gli ultimi quindici minuti (non privi di una certa ironia) sono decisamente superiori alla media. Carpenter produce e, col figlio Cody, si occupa di rivisitare il celeberrimo tema musicale. Michael Myers è interpretato da due attori diversi, uno per la parte recitativa (Nick Castle, che lo interpretava già nell’originale) e uno per la parte acrobatica (James Jude Courtney, stuntman). Sempre grande la Curtis, brizzolata ma agguerrita come non mai.

 

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