Stardust Memories

(Stardust Memories)

Regia di Woody Allen

con Woody Allen (Sandy Bates), Charlotte Rampling (Dorrie), Jessica Harper (Daisy), Marie-Christine Barrault (Isobel), Tony Roberts (Tony), Daniel Stern (un attore), Amy Wright (Shelley), Helen Hanft (Vivian Orkin), John Rothman (Jack Abel).

PAESE: USA 1980
GENERE: Grottesco
DURATA: 88’

Regista comico di grande successo tenta la strada del dramma, ma è osteggiato dai produttori che temono il cambio di rotta. Per distendersi accetta di presenziare a una rassegna in suo onore, ma una serie di incontri e soprattutto una serie di dolorosi ricordi mettono alla prova i suoi nervi…

Decimo film di Allen, un atto d’amore verso il cinema europeo e, in particolare, verso i suoi registi prediletti, Fellini e Bergman. La critica lo giudicò presuntuoso nell’incauto paragone con 8 e ½, il pubblico non gli perdonò il ritratto feroce che faceva dei fan e dei giornalisti. Sicuramente è sconclusionato, sconnesso, ma non manca di un certo fascino. Anche perché quello che ai tempi fu liquidato come uno sfogo arrogante e fine a sé stesso si è rivelato, col passare degli anni, un ritratto riuscito e persino anticipatore sulle aberrazioni dello star system. Battute divertenti, molte gag e parecchie geniali frecciate rivolte ai suoi detrattori (impagabile la sequenza in cui degli extra-terrestri dicono a Sandy che preferivano i suoi primi film, quelli comici – un commento che Allen, soprattutto ad inizio a carriera, udì spesso). Struttura narrativa felliniana in cui realtà, sogni e ricordi si susseguono senza soluzione di continuità, stile visivo bergmaniano che avanza coi primi piani e sfrutta appieno la valenza espressiva del bianco e nero (fotografia di Gordon Willis). Ma non mancano rimandi alla novelle vague (spesso i personaggi escono dal campo dell’inquadratura) e al neorealismo italiano (i protagonisti vanno addirittura a vedere Ladri di biciclette). Bellissima e poetica la scena in cui Sandy ricorda per l’ultima volta Dorrie (una straordinaria Rampling), azzeccato il finale in cui gli attori si alzano come se avessero appena assistito alla proiezione… di Stardust Memories. Esordio cinematografico di Sharon Stone (la passeggera che guarda Sandy all’inizio).

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