Cargo

(Cargo)

Regia di Ben Howling, Yolanda Ramke

con Martin Freeman (Andy), Anthony Hayes (Vic Carter), Karen Pistorius (Lorraine Cassidy), Simone Landers (Thoomi), David Gulpilil (l’uomo saggio), Susie Porter (Kay), Kris McQuade (Etta), Bruce R. Carter (Willie), Natasha Wanganeen (Josie).

PAESE: Australia 2017
GENERE: Drammatico
DURATA: 105′

Piena post-apocalisse zombi. Nel momento in cui la moglie muore e lui viene morso, Andy ha 48 ore di tempo (poi si trasformerà anche lui) per trovare qualcuno cui affidare la neonata figlioletta Rose. Sulle prime opta per una coppia che vive al sicuro in un vecchio pozzo petrolifero, ma quando si accorge che i due hanno qualcosa da nascondere (soprattutto il “marito”) si dà nuovamente alla fuga, questa volta aiutato da una ragazzina indigena che l’uomo aveva catturato…

Grazie al successo del corto omonimo (7′) del 2013, diventato virale dopo essere arrivato in finale al Tropfest short film festival di Sydney, Howling e la Ramke (anche autrice della sceneggiatura) hanno ottenuto i capitali (Netflix) per trasporre il racconto in un lungometraggio. Ne è uscito uno zombi movie anomalo, (quasi) senza zombi e sbilanciato verso il melodramma, con un’ambientazione sui generis (al posto delle affollate metropoli dei film USA, il deserto australiano) e una seconda parte con parecchi momenti di canto alto. Dal punto in cui il protagonista incontra la giovane Thoomi, infatti, il film smette di essere “solo” un buon film di zombi e diventa anche molte altre cose: una toccante riflessione su quanto sia importante traghettare/trasportare (termini cui fa riferimento il cargo del titolo) i propri figli verso un futuro cui difficilmente si assisterà; un sincero ritratto della condizione degli aborigeni australiani, come i loro “cugini” americani cacciati e sterminati dall’uomo bianco; un interessante esperimento filmico in cui la mitologia dei non morti incontra la sfera culturale e spirituale propria di quel popolo, l’unico che merita di (soprav)vivere in quelle terre, ora che la natura (sotto forma di zombi) ha rimesso a posto le cose cacciando il civilizzato viso pallido. Da segnalare la trovata del kit distribuito dal governo per affrontare in maniera (auto)disciplinata la trasformazione. Grandissimo Freeman e ottima la giovane Landers. La piccola Rosie è interpretata, a turno, da due coppie di giovanissime attrici gemelle: Marlee Jane e Lily Anne McPherson e Finlay e Nova Sjoberg. Il film è dedicato alla memoria del cantante indigeno Dr. G. Yunupingu, scomparso a 46 anni nel 2017.

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