Cena con delitto – Knives Out

(Knives Out)

Regia di Rian Johnson

con Daniel Craig (Benoit Blanc), Chris Evans (Hugh Ransom Drysdale), Ana de Armas (Marta Cabrera), Jamie Lee Curtis (Linda Drysdale), Michael Shannon (Walter Thrombey), Don Johnson (Richard Drysdale), Toni Collette (Joni Thrombey), Lakeith Stanfield (tenente Elliot), Christopher Plummer (Harlan Thrombey), Katherine Langford (Meg Thrombey), Jaeden Martell (Jacob Thrombey), Frank Oz (Alan Stevens), Riki Lindhome (Donna Thrombey), Edi Patterson (Fran), Noah Segan (agente Wagner), M. Emmet Walsh (signor Proofroc), K Callan (Nana Thrombey).

PAESE: USA 2019
GENERE: Giallo
DURATA: 130′

Lo scrittore ottantacinquenne Harlan Thrombey viene rinvenuto nella sua villa con la gola tagliata. Mentre vengono a galla le più disparate tensioni familiari (soprattutto in merito alla spartizione del patrimonio), la polizia si fa aiutare dal celebre investigatore privato Benoit Blanc, convinto che non si tratti di un banale suicidio…

Scritto dallo stesso Johnson, che lo aveva in mente da più di dieci anni, è un divertente, godibile giallo deduttivo old stile che, a partire dal cast di tutte star, vuole celebrare la tradizione dei grandi gialli degli anni settanta e ottanta, sia quelli tratti dai capolavori di Agatha Christie (Assassinio sull’Orient Express, Assassinio sul Nilo) che quelli parodici (Invito a cena con delitto, Signori il delitto è servito). Nulla di davvero nuovo, ma raccontato con grazia, intelligenza e una maniacale attenzione ai dialoghi e ai personaggi, tutti decisamente sui generis. Il nostro preferito è senza dubbio il Blanc di Craig, in bilico tra l’autoparodia bondiana e l’omaggio al Poirot di Ustinov, impagabile per l’entusiasmo che mette nelle sue indagini. Ma spiccano per originalità anche l’Harlan di Plummer, la Joni della Collette, il “nazistino” di Martell (giù visto in It – Parte 1), l’agente Wagner di Segan, la matriarca “Nana” della Callan. Qua e là frecciate satiriche sugli abomini del mondo in cui viviamo in preda ad avidità, razzismo, carrierismo selvaggio. Dura due ore e dieci ma non ha mezzo calo di ritmo. Non male.

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