Il castello errante di Howl

(Hauru no ugoku shiro)

Regia di Hayao Miyazaki

PAESE: Giappone 2004
GENERE: Animazione
DURATA: 119′

Colpita da una maledizione che l’ha resa vecchia e grinzosa, la diciottenne Sophie si ritrova a bordo del castello errante di Howl, affascinante e potente mago anch’esso vittima di un sortilegio. Mentre tenta di tornare al suo vero aspetto, la ragazza fa una serie di bizzarri incontri che la porteranno ad un inaspettato finale…

Liberamente ispirato al romanzo omonimo (1986) di Diana Wynne Jones, il nono film di Miyazaki è da molti considerato uno dei suoi capolavori. Al netto di una trama davvero troppo complicata e di qualche perdonabile (?) accartocciamento narrativo, il film colpisce – come sempre accade nel cinema dell’animatore nipponico – per gli straordinari disegni e le magnifiche scenografie (dal castello semovente di Howl alla cittadina mitteleuropea di ispirazione steampunk), per la meravigliosa galleria di personaggi (Heen il cane, Rapa lo spaventapasseri, il demone del fuoco Calcifer, la strega delle Lande) mai soltanto buoni e mai davvero cattivi, per la capacità di emozionare senza sbavature retoriche o melense. Velatamente antimilitarista, orgogliosamente femminista, sentimentale senza mai essere zuccheroso, è un film denso di riferimenti, simboli e metafore che ancora oggi colpisce, turba, fa riflettere. Presentato a Venezia, dove Miyazaki vinse il Leone d’Oro alla carriera. Ottime musiche del fidato Joe Hisahishi.

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