La Isla Mìnima

(La Isla Mìnima)

Regia di Alberto Rodriguez

con Raul Arévalo (Pedro Suarez), Javier Gutiérrez Alvarez (Juan Robles), Antonio de la Torre (Rodrigo), Nerea Barros (Rocìo), Salva Reina (Jesus), Ana Tomeno (Marina), Jesus Castro (Quini), Manolo Solo (il giornalista).

PAESE: Spagna, 2014
GENERE: Giallo
DURATA: 105′

Spagna, 1980. In un piccolo villaggio andaluso tra le paludi del Guadalquivir scompaiono due ragazzini. Da Madrid arrivano due ispettori della squadra omicidi, uno giovane e progressista e l’altro anziano ed ex membro della Gestapo franchista. Scoprono che le sparizioni non sono le prime. Che si tratti di un omicida seriale?

Scritto dal regista con Rafael Cobos, un robusto poliziesco d’autore arricchito da una suspense quieta e ben lontana dalla frenesia dei thriller hollywoodiani sul medesimo argomento. Film appassionante perché costruito su un’indagine parallela – quella di Suarez – che si svolge su due livelli: poliziesco, in cui il giovane e idealista ispettore deve scoprire chi è l’assassino; storico-politico in cui lui medesimo deve scoprire chi è davvero il suo partner (e soprattutto cosa rappresenta). Due personaggi che raccontano due diversi approcci all’indagine ma anche, in maniera affatto velata, un momento decisamente difficile per la società spagnola, quello del passaggio dalla dittatura alla democrazia, dai “metodi” della prima a quelli della seconda. Parlato pochissimo, è impreziosito da una regia elegante, capace di bellissime immagini che sanno di luoghi dell’anima (meravigliosamente evocative le inquadrature dall’alto) e da alcune metafore decisamente riuscite (su tutte quella degli uccelli). Grande fotografia desaturata e granulosa di Alex Catalan. Qualche forzatura a livello d’intreccio (a mezz’ora dalla fine due notevoli botte di fortuna portano le indagini sulla strada giusta) non smorza il valore di questo piccolo grande film che ha vinto ben dieci premi Goya (il più importante riconoscimento spagnolo in ambito cinematografico): miglior film, regia, attrice (Barros), attore (Alvarez), sceneggiatura, colonna sonora, montaggio, scenografia, fotografia, costumi. Da confrontare con la serie americana True Detective e con il film coreano Memories of Murder. Lieto fine solo parziale. Da vedere.

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